Così per sempre di Chiara Valerio

Mercoledì 25 maggio 2022

ore 18.30

Presentazione

Così per sempre

di

Chiara Valerio

Intervengono insieme all’autrice

Emanuele Zinato

Morena Marsilio

 

L’uomo sulla terrazza è antico quasi come la città che sta guardando. Il suo gatto Zibetto, piú nero di tutti i gatti neri, come lui conosce troppe storie. L’uomo è il conte Dracula. Ama la scienza, la fragilità degli esseri umani, e una donna dal viso sempre uguale. Nel 1897 la storia d’amore con Mina Harker non è finita: per chi non è piú legato allo scorrere del tempo, nulla può mai finire. Oggi lui sta a Roma, che è una città eterna, e lei vive a Venezia, che è una città immortale. L’eternità e l’immortalità sono due cose diverse, Dracula l’ha capito e Mina no. Sarà pur vero che l’odio è anche amore, ma dove l’amore cerca passione l’odio chiede vendetta.

Giacomo Koch è il nome del conte Dracula quando questa storia comincia. Mina Harker, la donna a causa della quale stava per essere ucciso, è sfuggita alla morte, ora si chiama Mina Monroy ed è lei stessa un vampiro. Il loro gatto Zibetto può arrampicarsi anche per dieci piani e porta alle zampe anteriori due vistosi anelli d’oro, per l’esattezza due fedi nuziali. Questa storia, ambientata oggi tra Roma e Venezia, attraversa i secoli e affonda le sue radici alla fine dell’Ottocento, quando il conte Dracula lascia la Transilvania per trasferirsi in Occidente. È allora che ha preso il nome di Giacomo Koch e ha cominciato a interessarsi alla professione medica, ed è oggi che lavora come anatomopatologo all’ospedale Fatebenefratelli. Attraversando la grande stagione delle scienze, Giacomo ha capito molte cose. La prima è che tutto ciò che scorre è nutrimento, non solo il sangue, per quanto il sangue umano rappresenti ancora il suo cibo preferito. Ha capito che non si può vincere la nostalgia per i prodigiosi limiti dei viventi, e che grazie alla forza di gravità ogni uomo e ogni donna.

Emanuele Zinato insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università degli Studi di Padova. Ha curato l’opera completa, con apparato critico-filologico, degli scritti di Paolo Volponi: Poesie 1947-1994 (Einaudi, 2001) e Romanzi e prose (Einaudi, 2002-2003). Fra le sue ultime pubblicazioni: un saggio sulla retorica dei testi scientifici italiani settecenteschi (Il vero in maschera. Dialogismi galileiani , Liguori, 2003); un testo sulla critica letteraria italiana (Le idee e le forme. La critica italiana dal 1900 ai nostri giorni , Carocci, 2010); uno studio sulla relazione fra letteratura e modernizzazione in alcuni scrittori del secondo novecento italiano: Fortini, Calvino, Morante, Sciascia (Letteratura come storiografia? Mappe e figure della mutazione italiana , Quodlibet, 2015.

Morena Marsilio è dottore di ricerca in Italianistica con una tesi dal titolo Modi e forme dell’invenzione. Strategie finzionali e costanti tematiche nella narrativa dell’estremo contemporaneo (1995-2016). Ha pubblicato articoli e saggi sulle poetiche degli anni Zero in riviste come L’Ulisse, La critica sociologica, Richard e Piggle; si è occupata in particolar modo dello spatial turn, della rappresentazione del lavoro e della rappresentazione dell’infanzia, nonché di didattica della letteratura contemporanea.