Scheda del libro
«Ero in pace ed eccomi dannata/al sospetto che forse sono amata». Se avessero avuto modo di leggerli, potremmo supporre che, consapevoli o inconsapevoli, tutte le affatturate– ovvero le protagoniste vittime dell’incantesimo di Eros – di questi ventidue racconti almeno una volta abbiano solo pensato, bisbigliato, gridato o detto questi versi di Patrizia Cavalli perché si sa, l’amore rende folli e patologici, soprattutto se riguarda le donne. La questione amorosa, il patos e i sentimentalismi sono roba del femminino e il campo letterario adatto in cui relegare subdolamente le scrittrici in quanto anch’esse donne, così da perpetuare l’immagine di una femminilità subalterna, fragile e passiva. Ma se invece di considerare l’amore, e i suoi effetti, come un avvenimento salvifico toccatoci in sorte ci venisse offerto un punto di vista diverso? È ciò che alla fine dell’Ottocento si sono impegnate a fare le autrici scelte di questa antologia: raccontare, con uno sguardo disincantato, il tema dell’amore per rivelare la sensibilità autentica delle donne, attraverso le protagoniste di queste novelle. La scoperta è di una narrativa volta al sentire e al far sentire ogni singola storia, voce, non solo nella propria individualità ma come parte di un discorso più ampio e complesso, quello della «condizione femminile» attraverso la rappresentazione di situazioni, figure e motivi ricorrenti. Non i topoi convenzionali, colorati di rosa per sentimentalismo e romanticismo smielato, ma la testimonianza di una dolorosa e brutale realtà a cui le donne soccombono e in cui molto spesso investono la propria vita a caro prezzo. Gli argomenti sono complessi e molto attuali: l’aborto, il suicidio, la violenza fisica e la manipolazione psicologica, l’isolamento, il tradimento e l’inganno che stabiliscono un legame obliquo tra le stesse scrittrici e i singoli destini femminili di cui si fanno portavoce. Attraverso la parola viva e diretta delle autrici presenti in questa antologia, non si restituisce solo il racconto dell’indagine sugli impulsi e gesti influenzati dall’amore nell’animo femminile, ma un punto di partenza per riscoprire e contestualizzare la presa di coscienza collettiva di emancipazione manifestando che dal sentimentalismo e l’ingenuità si sconfina verso una più lucida comprensione del ruolo della donna in una società proiettata su valori maschili.