Queer is by definition whatever is
at odds with the normal,
the legitimate, the dominant.
There is nothing in particular
to which it necessarily refers.
It is an identity without an essence.
(D. Halperin, Saint Foucault: Towards a Gay Hagiography)
Letteralmente, il termine queer rimanda a ciò che è trasversale, obliquo, in opposizione a straight, dritto. Nel linguaggio comune, esso veniva utilizzato come termine dispregiativo che qualificava tutto ciò che si poneva fuori dalla norma, lo strano, il freak e, più ampiamente, le persone con un orientamento sessuale “diverso”, omosessuali/transessuali/lesbiche/bisessuali. A partire dagli anni 90, il termine queer è stato ripreso ed è diventato il nome identificativo di una teoria che nelle sue formulazioni originarie si poneva come obiettivo primario la critica dell’eteronormatività attraverso la decostruzione delle identità di genere da essa prodotte.
In opposizione all’idea che le identità di genere, il maschile e il femminile, siano riconducibili ad essenze fisse ed immutabili, la teoria queer si è prefissata lo scopo di una decostruzione che significasse al contempo la costruzione di nuovi orizzonti di libertà “nuove configurazioni dell’affettività e delle relazioni interpersonali”, nuovi orizzonti di consapevolezza del proprio sè.
Nelle sue intenzioni quindi essa si propone come rivoluzionaria e sovversiva. Ma è davvero così? Oppure la preminenza che viene data alla sfera della sessualità come snodo centrale dell’identità personale si pone sulla stessa scia inaugurata, a partire dalla fine dell’Ottocento, dal paradigma eteronormativo? E l’assoluta irriducibilità dell’esperienza individuale della sessualità affermata dal pensiero queer non porta ad un individualismo esasperato tipico del pensiero politico occidentale liberale? Davvero è possibile immaginare una società priva di regole che riguardino la sfera della sessualità oppure il concetto di queer rappresenta una produzione puramente intellettuale incapace di creare concretamente una società nuova e diversa?
Programma:
Martedì 6 ottobre ore 18:00
Elisa A.G. Arfini
Una “strana” teoria: elementi introduttivi per una mappatura degli studi queer
Mercoledì 18 novembre
Lorenzo Bernini
Il sessuale politico. Dal freudomarxismo alle teorie queer antisociali
Mercoledì 2 dicembre
Davide Susanetti
Queer: antica inquietudine?
Mercoledì 13 gennaio
Giovanni Dall’Orto
Data da definire
Federico Zappino