Martedì 28 giugno le Colette, il gruppo di lettura di Lìbrati si è incontrato per la consueta riunione mensile. Abbiamo discusso insieme il libro scelto durante l’incontro di maggio: L’angelo di pietra (Nutrimenti) di Margaret Laurence. Questa autrice è considerata la maestra e l’iniziatrice della letteratura canadese delle donne. Per la critica è lei la maestra di Alice Munro, Margaret Atwood, Miriam Toewes, autrici amate ed apprezzate anche in Italia.
L’angelo di pietra ha come protagonista Hagar Currey, una donna ormai novantenn che ripercorre, e ci racconta, le vicende della sua vita. Nel paesaggio ostile delle selvaggie praterie canadesi, Hagar narra la sua vicenda fatta spesso di dolore, povertà, difficoltà nelle relazioni e l’incapacità di comunicare amore. Una vita in cui domina la morte, che la tocca da vicino, la morte della madre nel darla alla luce, la morte del marito e, soprattutto, dell’amatissimo figlio, il suo prediletto, che segneranno per sempre la sua esistenza. Morte che è personificata dall’angelo di pietra del titolo, la statua funeraria sulla tomba di famiglia che nel corso del libro diventa una presenza costante, una sorta di memento mori di cui avvertiamo l’inesorabilità proprio nel momento in cui, forse più che mai in tutta la sua vicenda, Hagar si attacca alla vita.
L’angelo di pietra è un romanzo sicuramente molto complesso e sapientemente strutturato, accompagnato da una lingua meravigliosa che sperimentiamo subito fin dall’inteso incipit.
I giudizi personali rispetto al libro, tuttavia, sono stati piuttosto contrastanti. Se da un lato tutte hanno apprezzato la compresenza dei piani temporali, il continuo andirivieni tra il passato raccontato dalla stessa Hagar e il suo incerto presente, dall’altro molte si sono sentite poco coinvolte dalla vicenda in cui hanno avvertito forse troppa introspezione. Per alcune non è scattata l’empatia con il personaggio di Hagar, forse troppo dura e troppo rigida nel suo orgoglio e nei suoi giudizi rivolti sempre verso gli altri e mai nei riguardi di se stessa. Altre invece hanno apprezzato questa donna sicuramente forte, che sa essere furente e vendicativa, ma che sa anche comprendere se stessa e i suoi errori. Inoltre è stata molto apprezzata anche la scelta da parte dell’autrice di dare voce ad una protagonista così anziana, così in là negli anni, che racconta in maniera cruda ma senza vittimismo la demenza senile, i problemi di salute, quel corpo, sempre presente ma forse poco ascoltato, che ora richiama insistentemente attenzione attraverso il dolore.
Un libro sicuramente apprezzato, un classico della letteratura delle donne che ci ha permesso di conoscere una scrittrice geniale.
Il gruppo di lettura ha scelto poi il libro da leggere durante l’estate. La scelta è caduta su Trieste di Daša Drndić.
Le Colette si ritroveranno subito dopo l’estate, martedì 6 settembre alle ore 20:30.
Dato che ci ritroveremo dopo l’estate ciascuna oltre a portare Trieste, ciascuna delle partecipanti porterà un altro libro che ha letto durante l’estate e di cui parlerà alle altre, un modo per scoprire i gusti di ciascuna e per ampliare gli orizzonti di lettura.
Salve, volevo delle informazioni sul gruppo di lettura Colette. E’ necessario chiamare per partecipare agli incontri? Posso partecipare? Quanto durano?
Grazie
Nadia