L’appuntamento mensile del gruppo di lettura di Lìbrati è stato vivace come sempre. Martedì ci siamo confrontate sull’ultimo libro di Nadia Terranova, Addio fantasmi, un libro di cui sono stati sottolineati i tanti pregi – la scrittura, in particolare – ma anche i difetti. Si è rilevato come il modo in cui la trama è stata costruita – con l’innesto di storie parallele – dia un’impressione di artificiosità come se, quelle vicende secondarie, fossero state appositamente inserite per guidare la storia da un certo punto in avanti ma senza darne la giusta coesione con la parte principale.
In generale, di fronte a picchi di profondità in cui l’autrice e la sua storia sono sembrate interamente credibili e coinvolgenti -il rapporto con il padre, la madre-, in altri punti la storia ha perso di efficacia e di spessore (i paragrafi sui sogni sono apparsi un po’ troppi e troppo…). Un libro che avrebbe potuto essere molto più bello di come è riuscito perchè ne aveva tutte le potenzialità (e la scrittrice tutte le capacità).
Come di consueto alla fine della serata si è proceduto alla votazione sul libro da leggere per l’appuntamento di dicembre. Le proposte erano: Eudora Welty, La figlia dell’ottimista, Joan Didion, Da dove vengo, e Irmgard Keun, Una bambina da non frequentare, Annie Ernaux, La vergogna. Ha vinto lei.