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Apr
10
Gio
Presentazione “Autogrill” di Alessandra Gondolo
Apr 10@18:00–19:30

Giovedì 10 aprile 2025

ore 18.00

Presentazione di

“Autogrill”

di

Alessandra Gondolo

(8tto Edizioni)

con l’autrice dialoga

Barbara Buoso

Dove vai le volte in cui non pensi?

Miche non lo sa. Non nel presente, che è l’autogrill. Non nel passato, che è Rione Verde, da cui è scappata sulla sua motoretta otto anni prima. In uno spazio pieno solo di lei, dove rintanarsi senza essere vista e giudicata, dove nessuno può entrare, nemmeno i ricordi, nemmeno Jenny, che la fa stare bene. La stessa Jenny, esuberante e protettiva, che le ha trovato un lavoro, che le piomba in casa senza bussare. È con lei che Miche ha rilevato l’autogrill, quel mondo eccentrico e sguaiato, pieno di personaggi stonati, che le ha ridato la speranza di poter appartenere a qualcosa. È qui che Miche smette di essere invisibile e impara perfino a sorridere. Jenny e l’autogrill sono il suo presente, ma una cosa banale come una notizia letta sul giornale la rispedisce dritta nel passato. E il passato è il suo vecchio quartiere e soprattutto Giacomo, l’unico amico cha abbia mai avuto, fratello scelto e non capitato, tra i prati senz’erba di Rione Verde. Ma mentre Miche cresceva nel silenzio, Giacomo cresceva nella rabbia, e il loro legame a poco a poco si sfilacciava, polverizzato da una distanza incolmabile. Miche legge che Giacomo, in seguito a una rapina, è in coma. E il passato si mischia al presente, la paralizza, la disconnette da tutto, la fa sprofondare sottoterra. Però Miche non è più quella di otto anni prima, ora non scappa. Si scava la sua via verso la superficie come le cicale che riemergono dopo anni dal sottosuolo, ritorna dove tutto è cominciato, allo squallore di una vita ai margini, dalla sua famiglia disfunzionale, di fronte alla porta di una stanza d’ospedale. Per chiudere i conti e guardare finalmente avanti.

Con uno stile poetico ed estremamente personale, Alessandra Gondolo tratteggia due figure femminili potenti e spiazzanti, circondate da un microcosmo di personaggi ricco di umanità e dalle molteplici sfaccettature.

Alessandra Gondolo vive a Cuneo. Laureata in Lettere classiche, insegna in un Istituto secondario di II grado, lavoro che è anche la sua passione perché ha la caratteristica di coniugare il rapporto con i ragazzi e lo studio, la lettura e il continuo aggiornarsi.
Adora andare al bar, guardare le persone, perdersi nei loro gesti, nelle loro parole. Autogrill è il suo primo romanzo.

Barbara Buoso, vive e lavora a Padova. Nel 2003 pubblica il suo romanzo d’esordio Aspettami con Croce Editore. Nel 2014, su segnalazione di Emma Dante, esce L’ordine innaturale degli elementi (Baldini & Castoldi). Escono, nel 2018, E venni al mondo (Apogeo editore) e nel 2023, per Vita Activa Nuova, la raccolta Espropriazioni. Il suo ultimo romanzo, Padre terra, è uscito a settembre 2024 per Fernandel Editore. Insegna scrittura creativa alla Scuola di scrittura Virginia Woolf.

Apr
15
Mar
Colette – gruppo di lettura
Apr 15@20:30–Apr 17@22:00
Martedì  15 aprile online ore 20.30
Giovedì 17 aprile in libreria ore 20.30

Colette, il gruppo di lettura di Lìbrati

si incontra su

“Giorno di risacca”

di

Maylis de Kerangal
(Feltrinelli Editore)
Quarta di copertina:

Una telefonata inaspettata interrompe la quieta routine di una donna parigina: sulla spiaggia di Le Havre, città dov’è nata e ha trascorso la giovinezza, è stato ritrovato il corpo di un uomo senza vita. Chi è e perché aveva in tasca un biglietto con il suo numero di telefono?

In un’unica, intensa giornata, la protagonista si immerge nelle strade di un luogo intriso di memorie e segreti. Le Havre diventa così lo scenario di un viaggio intimo e perturbante, dove il passato riaffiora con la forza inarrestabile della risacca.

Per iscriversi agli incontri, o su zoom o in presenza, inviare una mail a libreriadelledonnepadova@gmail.com. I posti sono limitati.
Apr
23
Mer
Presentazione “Il campo rosso” di Giovanna Zangrandi
Apr 23@18:00–19:30

Mercoledì 23 aprile 2025

ore 18.00

Presentazione di

“Il campo rosso.

Cronaca di una estate – 1946″

di

Giovanna Zangrandi

(CAI Edizioni)

presentano il libro

Paola Lugo

e

Antonella Cunico

Nei giorni della Resistenza, sulle montagne del Cadore, Giovanna Zangrandi aveva immaginato la propria vita dopo la guerra insieme all’uomo che amava, il comandante partigiano Severino Rizzardi. Il suo sogno era costruire un rifugio su una sella a 1800 metri di quota, con un’ampia vista verso le Marmarole, il lontano Comelico e i bastioni argentati dell’Antelao. Tutto sembrò svanire con l’improvvisa morte di Severino, a causa di un’imboscata dei tedeschi, il 26 aprile 1945. Giovanna decise di non rinunciare a quel progetto e si impegnò nella realizzazione di un rifugio sulla Sella Pradònego, con pochi manovali e muratori, per poi condurlo in proprio. Alcuni anni dopo raccontò la difficile, ma straordinaria impresa in un libro, Il campo rosso. Lo stile ci dice tutto della sua autrice: donna diretta e determinata, capace di non cedere alla durezza inferta dalla guerra, ma di sognare il futuro e di amare la vita nonostante la devastazione portata da bombe e fucili, dentro e fuori dall’anima. Il testo rimane ancora oggi un testimone eccezionale del desiderio di ricostruzione post bellica. Prefazione di Paola Lugo. Postfazione di Giuseppe Mendicino.

Giovanna Zangrandi, pseudonimo di Alma Bevilacqua, nasce a Galliera in provincia di Bologna, e dopo la laurea in Chimica si trasferisce a Cortina, dove insegna, scrive sui giornali locali, arrampica e fa la maestra di sci. In seguito agli eventi dell’8 settembre entra nella brigata Pietro Fortunato Calvi. Dopo l’impegno nella Resistenza, si dedica maggiormente alla scrittura. Negli anni Cinquanta collabora con l’Unità, Gioia, Epoca, Amica, La Nazione, Noi donne. Nel 1954 pubblica con Mondadori I Brusaz, che vince il Premio Grazia Deledda, nel 1959 Il campo rosso (Premio Bagutta) e nel 1963 I giorni veri (Premio Resistenza-Venezia). Nel 1946 costruisce il Rifugio Antelao, che diventa in seguito proprietà del CAI. Scomparsa nel 1988, l’autrice è sepolta a Galliera.

Paola Lugo, vicentina d’adozione, insegnante di italiano, alpinista, giornalista e scrittrice, già responsabile culturale del CAI di Vicenza, collabora con la casa editrice Antersass, specializzata in libri e film sulla montagna. È curatrice della traduzione italiana de Il grande libro della Montagna, per Mondadori ha scritto Montagne ribelli (2009).

Antonella Cunico, ex insegnante e formatrice sulla differenza di genere.

Mag
7
Mer
Anime febbrili. Le donne nelle opere di Clarice Lispector
Mag 7@18:00–19:00
Mercoledì  07, 14, 21 maggio 2025
dalle 18.00 alle 19.00

Anime febbrili

Le donne nelle opere di Clarice Lispector

incontri online

con

Maia Tomasella

Non sempre Clarice Lispector ha scelto di nominare i suoi personaggi, perché spesso si è dedicata ad una scrittura impersonale, anonima, che racconta il distaccamento da un io individuale e psicologico. Sono poche, e potentissime, le donne a cui ha scelto di dare un nome, un corpo, una vita ben definita: sono le protagoniste di Vicino al cuore selvaggio, primo romanzo della scrittrice, di Un apprendistato o Il libro dei piaceri, e dell’Ora della stella, ultimo romanzo lispectoriano tra quelli pubblicati mentre la loro autrice era ancora in vita.

Joana, personaggio al limite della mimesi autobiografica, è prima una bambina e poi una donna sin troppo in contatto con la sua parte animale, che attrae e spaventa gli uomini intorno a lei. Lori, giovane insegnante di scuola elementare, diventa recipiente di un insegnamento romantico-esistenziale che le viene impartito da un professore di filosofia più vecchio di lei. Macabea, poverissima ragazza che vive nell’ignoranza e nello squallore, sembra attrarre su di sé la sfortuna e la felicità, e le sarà dato di avere accesso alla verità solo in punto di morte.

Personaggi che sono spesso stati riconosciuti dagli studiosi come alter ego della loro scrittrice, rappresentazioni letterarie dell’io psicologico di Clarice Lispector, Joana, Lori, Macabéa e le altrerompono con la tradizionale rappresentazione letteraria della donna, eccedono impetuosamente i confini dei loro corpi e ruoli femminili, e vivono nelle pagine come interrogativi rivolti alla lettrice. Amata dalle femministe (soprattutto da quelle italiane) Clarice Lispector rifiutava questa definizione, eppure le sue sono creature femminili potentissime e libere, che contribuiscono a rendere la sua opera un capolavoro letterario e filosofico.

Durante gli incontri leggeremo e analizzeremo queste (e altre) straordinarie figure lispectoriane insieme alle opere che le ospitano.

Costo: 60 euro + 22% di iva (totale 73,20 euro)
Il corso si svolge su piattaforma zoom.
Per iscrizioni: scrivere a libreriadelledonnepadova@gmail.com indicando come oggetto “Conferma iscrizione corso Clarice Lispector”
Maia Tomasella si è laureata in Scienze Filosofiche all’Università di Padova con la tesi “La carne, la parola, l’indicibile. Prospettive filosofiche nell’opera di Clarice Lispector”. Tra i suoi interessi di ricerca figurano soprattutto la filosofia dell’arte, l’estetica, la filosofia francese contemporanea e, in particolare, i pensieri di Bataille, Blanchot e Derrida.