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dalle 17.00 alle 19.00
Presentazione di
“Lo Statuto delle Lavoratrici”
di
Irene Soave
(Bompiani)
insieme all’autrice dialoga
Valentina Ricci
Evento organizzato in collaborazione di Irecoop Veneto
“Ti pagano poco? Sei una lavoratrice. Il tuo lavoro è brutto? Sei una lavoratrice. Gli orari ti impediscono di vivere? Sei una lavoratrice. Quel che ti manca non è il cromosoma maschile. È il coltello dalla parte del manico.”
(“Lo statuto delle lavoratrici” di Irene Soave)
L’evento si presenta come un’occasione unica di incontrare l’autrice per riflettere insieme sul grande tema “donne e lavoro”. Partendo dal libro – definito dalla critica come “un’indagine sentimentale sullo stato del lavoro delle donne in Italia”, discuteremo insieme sul benessere delle lavoratrici nel nostro paese, sul divario retributivo di genere, sulle modalità e le esperienze di conciliazione vita/lavoro e molto altro ancora.
Modera l’incontro Valentina Ricci dottoressa di ricerca in filosofia. Ha studiato a Padova e presso l’Università della California, dove si è specializzata in filosofia politica, con particolare attenzione agli studi di genere e agli studi sulla razza, e ha insegnato in corsi di filosofia, Gender and Sexuality Studies e humanities. Dal suo ritorno in Italia, nel 2018, si occupa principalmente di formazione e di diversità e inclusione. Collabora con Librati dal 2020.
Irene Soave è giornalista e lavora al Corriere della Sera. Dopo l’esordio da scrittrice nel 2019 con Galateo per ragazze da marito (Bompiani) ha reso omaggio a Camilla Cederna curando la raccolta di articoli Camilla, la Cederna e le altre (Bompiani, 2021) e Maria Callas (Nottetempo, 2023). Il suo ultimo libro è Lo statuto delle lavoratrici (Bompiani, 2024).
Valentina Ricci
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ore 18.00
Presentazione di
“Questa terra è nostra da sempre.
Israele e Palestina”
di
Arturo Marzano
(Editori GLF Laterza)
insieme all’autore dialoga
Alba Nabulsi
C’è una guerra reale con migliaia e migliaia di vittime e ce n’è un’altra virtuale, quella che sui social network e nel web vede contrapposti i sostenitori di Israele e quelli pro Palestina. Le fake news abbondano e la storia di questo conflitto è continuamente sottoposta a falsificazioni e strumentalizzazioni.
È tempo di un “Fact Checking” che faccia finalmente chiarezza sulla questione.
Tra israeliani e palestinesi chi ha torto e chi ha ragione? Chi sono i ‘buoni’ e chi i ‘cattivi’? Gli israeliani, che ‘da vittime si sono trasformati in carnefici’? O i palestinesi, che ‘non vogliono altro che distruggere Israele’? E quando comincia il conflitto? A fine Ottocento, con la nascita del sionismo, negli anni Venti del Novecento o nel 1948, quando Israele viene attaccato dai paesi arabi ‘con l’obiettivo di annientarlo’, o quando si verifica la ‘pulizia etnica dei palestinesi’? E perché la pace non è mai stata raggiunta? Si tratta di un ‘odio atavico’ che rende questo conflitto ‘insanabile’ oppure è solo questione di tempo e la pace sarà a portata di mano?
Questo libro vuole provare a rispondere a tutte queste domande, mettendo in discussione una serie di luoghi comuni, la stragrande maggioranza dei quali del tutto errati. L’obiettivo è presentare la realtà di Israele/Palestina nella sua complessità, con l’ulteriore ambizione di farlo in modo semplice, senza tuttavia cadere nel semplicismo. Solo comprendendo le legittime rivendicazioni delle due parti è possibile orientarsi lungo le tante vicende, spesso violente e dolorose, che costituiscono la storia del conflitto.
Arturo Marzano è professore associato di Storia e istituzioni dell’Asia all’Università di Pisa. Si occupa di storia del sionismo, dello Stato di Israele, del conflitto israelo-palestinese e dei rapporti tra Europa e Medio Oriente. Ha lavorato in Palestina nell’ambito della cooperazione internazionale. Tra le sue principali pubblicazioni: Quaranta anni dopo. Confini, barriere e limiti in Israele e Palestina (1967-2007) (a cura di, con M. Simoni, Il Ponte 2007); Attentato alla sinagoga. Roma, 9 ottobre 1982. Il conflitto israelo-palestinese e l’Italia (con G. Schwarz, Viella 2013); Onde fasciste. La propaganda araba di Radio Bari (1934-43) (Carocci 2015); Storia dei sionismi. Lo Stato degli ebrei da Herzl a oggi (Carocci 2017); Terra laica. La religione e i conflitti in Medio Oriente (Viella 2022).
Alba Nabulsi, italo-palestinese, editor, fondatrice del Collettivo Zaituna e giornalista presso The New Arab.
Colette, il gruppo di lettura di Lìbrati
si incontra su
“Il Museo degli sforzi inutili”
Un insonne è tormentato da una pecora testarda che si rifiuta di saltare oltre il recinto; un uomo su una scala affollata della metropolitana dimentica se stava salendo o scendendo, scatenando il pandemonio; uno psicanalista chiama un paziente per raccontargli del nuovo amante di sua moglie; un atleta decide di smettere di correre a pochi passi dal record mondiale; un ragazzino sale su una corda da funambolo e, come il barone rampante, da quel giorno non scende più.
Nel Museo degli sforzi inutili la scrittrice uruguayana Cristina Peri Rossi esplora, con uno sguardo al tempo stesso lucido e poetico, le frustrazioni e le nevrosi di donne e uomini contemporanei – schiavi dei propri desideri repressi, di una routine alienante e costretti a vivere in città claustrofobiche –, distorcendo la realtà e portandone alla luce le più inattese conseguenze.
Trenta racconti, a volte brevissimi e fulminanti, in cui il registro passa dall’ironico allo spietato, dal riflessivo al drammatico, dal tenero al grottesco, che ci lasciano sorpresi e affascinati a ogni pagina.
Cuore selvaggio
La voce e le opere di Clarice Lispector
incontri online su Clarice Lispector
con
Maia Tomasella
Intorno all’opera di Clarice Lispector si sono generate leggende e mitologie che hanno spesso trasfigurato il contenuto della sua opera. Da subito, è stata accostata ai grandi scrittori e filosofi a lei contemporanei, come Woolf, Sartre e Kafka, e spesso questo processo è avvenuto indebitamente. Il linguaggio, la corporeità, il sacro, il rapporto del soggetto con il mondo: i nuclei toccati dalla sua opera hanno permesso alla critica di leggere Clarice Lispector in una miriade di maniere diverse. Così Lispector è diventata esistenzialista, mistica, femminista, e la sua opera è stata mutilata e capovolta perché potesse rientrare di volta in volta all’interno di narrative eslcusive che, invece, continua ad eccedere.
La vitalità vibrante dell’opera di Clarice Lispector parla per sé, e ci parla con una voce antica, quasi arcaica, che non si lascia sottomettere da interpretazioni univoche, continuando invece e generare, con la sua ricchezza semantica e di immagini, un mondo che resterà sempre sconvolgente, e che solo nel testo il lettore può conoscere. Il “cuore selvaggio” dell’opera di Clarice Lispector è un cuore che batte di una vita non umana, animato dal ritmo del sabba erotico e impersonale che coinvolge tutto ciò che è vivo e impronunciabile, e che nelle sue parole si svela, nudo. Attraverso le sue parole chiave, guarderemo alla fonte della ricchezza ermeneutica dei suoi testi, lasciandoci guidare sì dalle valide interpretazioni che ne sono state fatte in passato, ma tornando soprattutto alla materia originaria che Lispector ci ha affidato: le sue densissime pagine, che continuano a secernere significati nuovi.
da lunedì 17 febbraio, dalle 18.30 alle 20.30
Questa mia carne
corso online di scrittura autobiografica
con
Barbara Buoso
Valentina Ricci
“Questa mia carne” è un percorso di autobiografia in cui la scrittura di sé muoverà dalle esperienze di vita legate indissolubilmente al corpo. A partire dagli eventi più significativi della nostra storia useremo l’alfabeto del corpo, della carne, della pelle, dei sensi, come materia per la nostre scritture, registrando il modo in cui il corpo ci mette in connessione col mondo. Siamo visti grazie al corpo, amiamo grazie al corpo, ogni nostro vissuto è esperienza del corpo. A partire da questo materiale, le attività del corso saranno ispirate ai principi della “scrittura naturale” di Gabriele Rico, autrice e docente statunitense. Il metodo si basa sulla tecnica del clustering, una forma particolare di libera associazione a partire da una parola chiave, il “nucleo”, che aiuta ad evocare sensazioni, immagini, ricordi e, superando il disagio della pagina bianca, a dare espressione alla propria esperienza e al proprio sentire. Attraverso esercizi mirati, la scrittura naturale libera la parte istintiva e creativa del cervello armonizzandola con le funzioni della nostra componente più razionale.
I riferimenti letterari a cui attingeremo durante il corso saranno quelli legati alla scrittura delle donne, da Melissa Febos (a cui è ispirato il titolo), a Olivia Laing, a Jeanette Winterson e a tante altre autrici che hanno “scritto sul corpo”.
Incontro di prova: lunedì 3 febbraio dalle 18.30 alle 20.30
Quando: da lunedì 17 febbraio a lunedì 28 aprile (escluso il 21 aprile, Pasquetta), fino al tutti i lunedì su zoom, dalle 18.30 alle 20.30. Ore complessive 20.
Costi: 320,00 +Iva 22% (390,40)
per iscriversi: inviare una mail a libreriadelledonnepadova@gmail.com
Le docenti:
Barbara Buoso, vive e lavora a Padova. Nel 2003 pubblica il suo romanzo d’esordio “Aspettami” con Croce Editore. Nel 2014, su segnalazione di Emma Dante, esce “L’ordine innaturale degli elementi” (Baldini & Castoldi). Escono, nel 2018, “E venni al mondo” (Apogeo editore) e nel 2023, per Vita Activa Nuova, la raccolta “Espropriazioni”. Il suo ultimo romanzo, “Padre terra”, è uscito a settembre 2024 per Fernandel Editore. Insegna scrittura creativa alla Scuola di scrittura Virginia Woolf.
Valentina Ricci è dottoressa di ricerca in filosofia. Ha studiato a Padova e presso l’Università della California, dove si è specializzata in filosofia politica, con particolare attenzione agli studi di genere e agli studi sulla razza, e ha insegnato in corsi di filosofia, Gender and Sexuality Studies e humanities. Dal suo ritorno in Italia, nel 2018, si occupa principalmente di formazione e di diversità e inclusione. Collabora con Librati dal 2020.