ore 18
Incontro con
Gabriella Cinti
Introduce
Davide Susanetti
Gabriella Cinti, in arte Mystis, nata a Jesi (An), laureata in Lettere moderne presso l’Università di Studi di Genova e Dottore di Ricerca in Italianistica presso l’Università di Roma 2 Tor Vergata, da diversi anni si occupa di poesia, di mitografia, di antropologia culturale e di poesia greca antica, di cui è voce interpretante all’interno di varie manifestazioni artistiche o teatrali. In questo incontro, introdotto da Davide Susanetti, presenteremo le sue ultime raccolte poetiche: “La lingua del sorriso. Poema da viaggio” (Prometheus edizioni) e “Prima” (Puntoacapo edizioni).
Dall’introduzione di Francesco Solitario a “La lingua del sorriso”:
“Così Gabriella Cinti scava e “penetra” in profondità il linguaggio, le parole, le sillabe, che poi sono la base primaria per la sua ricerca poetica, e con il loro uso sapiente, attraverso sofisticati strumenti linguistici, evoca presenze e suoni segreti, presagi da sibilla, consonanze misteriose e paesaggi della mente, facendo rimbalzare sentimenti ed emozioni del cuore contro verità dell’intelletto. Poesia e Conoscenza, Poesia è Conoscenza. Collegamenti intrecci si susseguono e si intersecano come in un labirinto mentale in consistenza di sogno: sostanze di miti che si aprono in mille rivoli di simboli, che poi si schiudono a loro volta in metafore e allegorie attraverso un linguaggio che accende suggestioni ed emozioni, sia mentali sia fisiche… in una unità finale di senso.”
Sinossi alla raccolta “Prima”:
Appassionata ed interlocutoria interrogazione di un’origine, percepita come un “prima” espanso in senso cosmologico, biologico e antropologico, questo viaggio di senso (“ vado verso il dentro”) si presenta come il cardine di questa raccolta, che pure ha le caratteristiche di una miscellanea. Prosegue ampliandosi (essendo la quinta raccolta) un percorso poetico in cui la dimensione archeologica è sempre stata rilevante, come idea di una appartenenza al mondo antico e mitico tradottasi in un dialogo quando non in forme identificative. Il “Prima” è un orizzonte esistenziale e conoscitivo lampeggiante per epifanie creaturali, con una tensione comunicativa che anima la maggior parte dei testi e un sentimento di abbandonata appartenenza alla più ampia storia evolutiva. La parola poetica tenta l’impossibile sfida di “guardare” il mistero dell’origine e l’enigma della vita alla riconquista di un centro di interezza, che porti rinascita, “sillabario di guarigione”, salvifico dal disincontro straniante, da un generale esilio affettivo e vitale come ricorrente minaccia.
Davide Susanetti, è professore di Letteratura greca presso il dipartimento di Studi linguistici e letterari dell’Università di Padova. Si occupa prevalentemente di tragedia greca, Platone, letteratura tardo antica, gender studies, pensiero esoterico e simbolico.