Presentazione “Il campo rosso” di Giovanna Zangrandi

Mercoledì 23 aprile 2025

ore 18.00

Presentazione di

“Il campo rosso.
Cronaca di una estate – 1946″
di

Giovanna Zangrandi

(CAI Edizioni)

presentano il libro

Paola Lugo

e

Antonella Cunico

Nei giorni della Resistenza, sulle montagne del Cadore, Giovanna Zangrandi aveva immaginato la propria vita dopo la guerra insieme all’uomo che amava, il comandante partigiano Severino Rizzardi. Il suo sogno era costruire un rifugio su una sella a 1800 metri di quota, con un’ampia vista verso le Marmarole, il lontano Comelico e i bastioni argentati dell’Antelao. Tutto sembrò svanire con l’improvvisa morte di Severino, a causa di un’imboscata dei tedeschi, il 26 aprile 1945. Giovanna decise di non rinunciare a quel progetto e si impegnò nella realizzazione di un rifugio sulla Sella Pradònego, con pochi manovali e muratori, per poi condurlo in proprio. Alcuni anni dopo raccontò la difficile, ma straordinaria impresa in un libro, Il campo rosso. Lo stile ci dice tutto della sua autrice: donna diretta e determinata, capace di non cedere alla durezza inferta dalla guerra, ma di sognare il futuro e di amare la vita nonostante la devastazione portata da bombe e fucili, dentro e fuori dall’anima. Il testo rimane ancora oggi un testimone eccezionale del desiderio di ricostruzione post bellica. Prefazione di Paola Lugo. Postfazione di Giuseppe Mendicino.
Giovanna Zangrandi, pseudonimo di Alma Bevilacqua, nasce a Galliera in provincia di Bologna, e dopo la laurea in Chimica si trasferisce a Cortina, dove insegna, scrive sui giornali locali, arrampica e fa la maestra di sci. In seguito agli eventi dell’8 settembre entra nella brigata Pietro Fortunato Calvi. Dopo l’impegno nella Resistenza, si dedica maggiormente alla scrittura. Negli anni Cinquanta collabora con l’Unità, Gioia, Epoca, Amica, La Nazione, Noi donne. Nel 1954 pubblica con Mondadori I Brusaz, che vince il Premio Grazia Deledda, nel 1959 Il campo rosso (Premio Bagutta) e nel 1963 I giorni veri (Premio Resistenza-Venezia). Nel 1946 costruisce il Rifugio Antelao, che diventa in seguito proprietà del CAI. Scomparsa nel 1988, l’autrice è sepolta a Galliera.

Paola Lugo, vicentina d’adozione, insegnante di italiano, alpinista, giornalista e scrittrice, già responsabile culturale del CAI di Vicenza, collabora con la casa editrice Antersass, specializzata in libri e film sulla montagna. È curatrice della traduzione italiana de Il grande libro della Montagna, per Mondadori ha scritto Montagne ribelli (2009).

Antonella Cunico, ex insegnante e formatrice sulla differenza di genere.