ore 18.00
Presentazione di
“Parti in casa a Venezia.
Storia di un’ostetrica femminista e delle sue colleghe”
di
Franca Marcomin
(Il Poligrafo)
insieme all’autrice dialogano
Alessandra De Perini
e
Désirée Urizio
Prima levatrice, poi ostetrica. Ancora oggi, nell’uso prevalentemente femminile del termine, resta la memoria di una professione un tempo interdetta agli uomini, rimangono tracce di pratiche e relazioni tra donne sulla scena della nascita, rivivono i rimandi al peculiare rapporto tra madre e ostetrica. La sempre maggiore diffusione di pratiche di medicalizzazione del parto hanno messo in ombra l’autorità e la competenza delle madri e sottoposto quella delle ostetriche a un sapere rigorosamente tecnico e scientifico. A partire dagli anni Ottanta, nel territorio veneziano si è aperta una fase di cambiamento: la memoria e i racconti raccolti in questo volume riflettono un percorso che ha ricercato, sperimentato ed elaborato nuove modalità di produrre sapere sulla scena del parto, collocando la relazione tra madre e ostetrica nell’orizzonte più ampio del movimento politico delle donne. Un progetto nato per mettere in luce l’opera materiale e spirituale delle madri e delle professioniste ostetriche, per restituire autorità e dignità all’eredità di saperi di cui sono custodi, per incoraggiarle a mettere in gioco la differenza femminile.
Franca Marcomin, femminista, ostetrica da trentasei anni, durante i quali ha assistito molte donne nei parti in casa, ha avuto incarichi amministrativi come eletta nei Verdi, ha militato in molte associazioni di donne (“Futura – Donne contro il nucleare”, “Donne in nero”) e si è occupata di tematiche della cura. È stata presidente della Consulta delle donne del Comune di Venezia dal 2004 al 2010. Per Il Poligrafo ha curato con Laura Cima “L’ecofemminismo in Italia. Le radici di una rivoluzione necessaria” (2017).
Alessandra De Perini, abita a Mestre, dove è stata docente di Italiano e Storia negli Istituti tecnici. Dal 1992 è impegnata con “Le Vicine di casa” a tenere aperto uno spazio di discussione sulle pratiche di libertà femminile e sui nuovi modi di essere donne nel tempo presente. Convinta che la Storia sia uno strumento formidabile per la presa di coscienza femminile, ha condotto per anni nella sua città corsi di storia delle donne. Ha scritto articoli e interviste per la rivista Via Dogana e per Autogestione e Politica prima, trimestrale di Azione Mag. Per Mag Servizi di Verona, tra il 2000 e il 2014, ha tenuto corsi e incontri di formazione e ha curato per le Edizioni Mag due pubblicazioni: L’oro dell’impresa sociale (2004) e Storie di vite e di imprese sociali (2005). Dal 2007, in collaborazione con Désirée Urizio, si è impegnata a realizzare numerosi percorsi per immagini su temi riguardanti il “mondo comune delle donne”, impegnandosi nella ricerca storica e nella scrittura dei relativi testi.
Désirée Urizio, laureata in Materie letterarie presso l’Università degli Studi di Bologna, specializzata in Storia dell’Arte all’Università di Urbino e in Archivistica – Paleografia – Diplomatica presso l’Archivio di Stato di Bologna, ha lavorato per alcuni anni come musicoterapista con persone diversamente abili, poi come bibliotecaria presso il Comune di Meldola (Forlì) e nel 2004 si è trasferita come archivista al Comune di Venezia. Entrata nell’associazione “Le Vicine di casa” di Mestre, si è impegnata a realizzare presentazioni audiovisive su temi che riguardano la città, l’economia della gioia, la forza femminile, le donne nella prima e nella seconda guerra mondiale. Nel 2015 realizza il power point “Levatrici” (prima e seconda parte) che ripropone aggiornato nel 2024 alla Mag di Verona.