Martedì 31 maggio alle 20:30, si sono riunite le Colette, il gruppo di lettura di Lìbrati. Abbiamo discusso de Il giudice delle donne di Maria Rosa Cutrufelli. La discussione attorno al romanzo si è arricchita anche delle riflessioni scaturite a partire dall’incontro con l’autrice, che è stata ospite a Lìbrati il 17 maggio.
Tutte le partecipanti, una decina in questo incontro, sono state concordi nel ritenere Il giudice delle donne un romanzo delicato e positivo, molto apprezzata è stata la scrittura “garbata” di Maria Rosa Cutrufelli che sa parlare di vicende e fatti anche dolorosi in modo sempre lieve.
Tutte hanno apprezzato la vicenda storica che fa da sfondo al romanzo che, ambientato nel 1906, racconta la richiesta di dieci maestre marchigiane di essere ufficialmente iscritte nelle liste elettorali perchè dotate di tutti i requisiti previsti dallo Statuto Albertino allora in vigore. Grazie all’intervento di Ludovico Mortara, il “giudice delle donne”, le dieci maestre riescono per qualche mese a ottenere il titolo di elettrici, titolo che verrà poi cancellato dai ricorsi successivi. L’episodio fa da sfondo alle vicende di Alessandra, giovane maestra al suo primo incarico in una piccola scuola delle Marche, la stessa in cui lavora Luigia, una delle dieci coraggiose maestre richiedenti il voto, e di Teresa, una bimba che vive con il nonno nella casa in cui Alessandra affitta una stanza. Tra le due nasce un rapporto intenso e arricchente, per Teresa che, orfana di madre, trova in Alessandra quella relazione di affidamento indispensabile per crescere, e per Alessandra che trova una piccola saggia amica che le salverà la vita.
Le partecipanti al gruppo hanno messo in evidenza non solo la bellezza e l’intensità del personaggio di Teresa, ma anche le figure degli altri protagonisti: quella di Lisetta, la sua verità e anche ingenuità, e di Adelmo, giovane giornalista e fratello di Lisetta, una bellisssima figura maschile, un uomo pienamente immerso nel suo tempo, ma che cerca di comprendere Alessandra e queste “donne nuove”, le suffragette italiane che non si accontentano del ruolo loro imposto ma reclamano diritti e riconoscimento.
Il registro lieve e “morbido” è forse il maggiore punto di forza del romanzo, alcune delle Colette però avrebbero desiderato forse un pathos maggiore e che avrebbero voluto sentirsi più coinvolte dalla narrazione. Un altro elemento che ha riscosso molto successo nel gruppo è stata la ricchezza del romanzo che riprende tante vicende storiche, quella delle maestre in primo luogo, ma anche le vicende politiche (di corruzione e interesse) che rivelano un Italia allora giovane ma forse non tanto diversa da quella attuale, l’Eposizione universale di Milano portatrice di novità e progresso, e il racconto della migrazione italiana in America, un tema che non può non farci riflettere su quello che succede oggi in Italia e non solo. “In questo romanzo non c’è solo l’Italia degli anni Dieci del Novecento, ma c’è un secolo intero” hanno detto alcune delle partecipanti al gruppo di lettura.
Il romanzo di Maria Rosa Cutruffeli è una boccata di aria fresca, un libro agevole, piacevolissimo da leggere, una storia che rimane impressa nella mente anche dopo che si è terminata la lettura.
Nel complesso il giudizio è stato estremamente positivo, Colette ha ritenuto Il giudice delle donne un libro bellissimo per la trama e interessantissimo per la vicenda storica che rivela.
Come di consueto è stata scelta una nuova lettura, questa volta la preferenza del gruppo è caduta su L’angelo di pietra, romanzo della canadese Margaret Laurence.
Le Colette si ritrovano martedì 28 giugno alle 20:30, sempre presso Lìbrati. Vi ricordiamo che il gruppo di lettura è aperto e libero, tutte e tutti sono invitati a partecipare.