Scheda del libro
Il nuovo capitalismo emargina il corpo femminile e lo controlla. Le donne sono, a un tempo, consumatrici e consumate. Laurie Penny, giornalista femminista e blogger britannica, nei quattro capitoli del libro su sessualità, disordini alimentari, capitale di genere e lavoro domestico, svela le azioni di mercicazione del corpo sopravvissute a decenni di battaglie culturali per l’emancipazione femminile con la scusa, fallace, dell’ironia. Il volume, che deve molto agli scritti di Shulamith Firestone, Andrea Dworkin, Gloria Steinem, Germaine Greer, Naomi Wolf e Bell Hooks, non si perde in un’apologia del femminismo ma ne evidenzia le mancanze in epoca moderna, affrontando il tema della prostituzione, dello status delle donne transessuali e della tratta di lavoratrici sottopagate nel mercato del lavoro domestico, nella speranza di una progressione rapida del femminismo che includa tutti gli aspetti politici e pratici dell’oppressione femminile.