Scheda del libro
Cosa accade tra le mura dell’Istituto Professionale Sybil Joines per Portavoce di Fantasmi e Giovani dalle Bocche Udenti? Cos’è questo luogo fondato nel 1890 in cui trovano rifugio bambini con problemi di articolazione del linguaggio? Di cosa si parla nei lacerti di un misterioso trattato intitolato Princìpi di Necrofisica? Chi è che scrive tutte queste lettere a grandi scrittori morti? Da dove arrivano le immagini che di tanto in tanto, mentre leggiamo, fanno la loro comparsa nelle nostre menti? Perché abbiamo l’impressione di essere visitati da ricordi altrui?
Apparso nel 2018 e frutto di dodici anni di lavoro, Riddance è l’opera che racchiude al suo interno la totalità dei temi, delle tecniche e delle ossessioni esplorati da Shelley Jackson in decenni di pratica letteraria e performativa. Sin dai suoi esordi l’autrice statunitense ha sempre dimostrato una certa avversione nei confronti dello spazio totalitario della pagina. Il movimento della sua scrittura è infatti eccentrico. Ciò che resta al lettore, in forma di parola leggibile, non è che la somma delle cicatrici di un’attività fantasma frutto di interpolazioni, sovrapposizioni di voci, architetture ipertestuali.
Sospinto da una scrittura unica, questo libro racconta una storia ricostruita, ma anche una storia distrutta, o meglio una storia che si distrugge, in uno sconvolgente equilibrio di orrore e umorismo nero, visioni che vengono dal passato e memorie che echeggiano dal futuro, una riflessione sul dispositivo del linguaggio, un romanzo ottocentesco immerso nella frammentazione di una spettrale e vivida coscienza contemporanea.