Scheda del libro
Texana, docente di Chicano Studies, Feminist Studies e scrittura creativa, e attivista del movimento per i diritti dei lavoratori agricoli migranti, Gloria Anzaldúa ha dato grande impulso alla letteratura e alla coscienza chicana, ponendo al centro del dibattito politico ed estetico la questione della frontiera e le sue implicazioni culturali. In “Terre di confine. La Frontera” si mescolano diversi stili di scrittura, storia e mito, spagnolo e inglese, esperienze personali e poesia. È così che Anzaldúa sceglie di introdurci in uno spazio fronterizo, un luogo di passaggio, contraddizioni e conflitti. Un luogo che è altro da tutto ed è altro ancora. Questo luogo geografico è la frontiera tra Messico e Stati Uniti. “Terre di confine” torna in libreria in una nuova traduzione di Paola Zaccaria, grande studiosa dell’opera di Anzaldúa. Nel testo originale le parti in spagnolo non sono tradotte, e così si è deciso di fare anche in questa edizione per esporre chi legge direttamente all’esperienza del bilinguismo e alla fatica di capire poco o di non capire affatto.